
In questi giorni di lancio dell’algoritmo panda, si fanno pressanti i controlli e impazzano le paranoie: “sarà stato penalizzato il sito del mio cliente (o il mio) ? E di quanto ? “.
In questa situazione, ancora un poco sonnacchiosa a dire il vero (probabilmente moltissimi sono in vacanza senza connessione), emerge un dato: Searchmetrics ha pubblicato delle tabelle con le perdite (e i guadagni) dei siti principali su varie nazioni. (il post è in tedesco, quando ci sarà in inglese correggerò il link).
Chiaramente la cosa ha suscitato un certo interesse (e polemica) sul blog del taglierbe dove si stava svolgendo una discussione in merito e la domanda di rito è saltata fuori: “Come li calcola searchmetrics questi valori?“.
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I grandi numeri
Andando a cercare in rete ho trovato un post di un altro Seo in inglese, che spiega come viene fatta la stima e perchè è sbagliata. Cerco di spiegarlo per punti:
- Searchmetrics monitora milioni di domini (55 milioni)
- Searchmetrics monitora milioni di keywords (25 milioni)
- Searchmetrics controlla le posizioni sulle serp dei domini indicati, con le keywords indicate.
- In base alla posizione sulla serp, Searchmetrics assegna una “quota” di visitatori ad ogni dominio per ogni keywords.
L’ultimo punto è quello più importante: la quota viene calcolata probabilmente in questo modo:
(Traffico mensile stimato da google) x (indice% dovuto alla posizione su google)
Cos’e’ questo Indice% ?
Non potendo avere accesso ai dati reali di traffico di 55 milioni di domini, Searchmetrics (e non solo loro) si basano su una assunzione di base:
Una percentuale di utenti maggiore, tenderà a cliccare più spesso sui risultati all’inizio della Serp rispetto a quelli nelle zone più basse.
Partendo da questo principio e tenendo in considerazione Universal Search, Searchmetrics assegna un indice FISSO per una certa posizione, per ipotesi la posizione UNO di una certa keywords, vale il 30% del traffico mensile stimato da google.
Se il traffico è 10.000 ricerche potenziali, la posizione UNO con una keywords vale 3000 visite potenziali.
Funziona o non funziona ?
Questo metodo è una approssimazione, perchè si basa sull’osservazione esterna (l’analisi della Serp) e non sui dati reali di traffico: Searchmetrics stessa la chiama “Seo Visibility”, ovvero il potenziale di traffico organico generabile dalle ricerche organiche. Non tiene conto del traffico diretto (quelli che hanno i bookmarks nel browser o lo digitano direttamente), non tiene conto del traffico da social media o dal traffico proveniente da altri siti.
Ma allora a che serve ?
A fare confronti! Quando una ditta ha tanti competitor e tanti prodotti, è interessante vedere come si posiziona globalmente rispetto agli altri. Pensate ad un GROSSO ecommerce con migliaia di articoli! Tenere traccia del posizionamento di tutti i prodotti sarebbe un lavoro tedioso e molto dispensioso in termini di risorse umane e apparecchiature. E non mi interessa sapere se la “muta da sub per bambini” è posizionata sopra o sotto ai miei competitor, perchè ho altri 9999 prodotti come quello!
Ecco che gli strumenti come searchmetrics danno una visione d’insieme, approssimativa certo, ma quantomeno presentabile all’assemblea degli azionisti 🙂 (e state pur certi che lavorando con grossi clienti vi chiederanno “ma il concorrente X come ha fatto a fare di più di noi?”).
Quanto è affidabile questo dato per l’Italia ?
A questa domanda non so rispondere, dovremmo farci dire da Searchmetrics:
- Quante e QUALI keywords stanno monitorando per l’italia
- Quanto valgono i risultati di universal search rispetto a quelli organici normali?
- I valori su cui sono basati, sono presi dalla stima del keyword tool di google ?
- Leggono i dati tramite proxy italiano su google.it ? (può cambiare di molto)
E voi lo sapete misurare il vostro traffico organico in analytics ?
Mi scusino gli esperti, ma ci sono pur sempre persone che hanno bisogno di essere iniziate 🙂
- Entrate in analytics
- Cliccate su Sorgenti di traffico
- Cliccate su Parole Chiave
- Cliccate su traffico “non a pagamento”
- Nella finestra in basso del filtro parola, selezionate “tralascia” e inserite nel campo apposito le parole chiave da escludere, separate da “|” (pipe). Nel mio caso ho escluso ” Andrea|scarpetta|www” per escludere le ricerche di chi mi conosce per nome del sito e quelli che hanno messo www.andreascarpetta.com su google.